La perdita ossea postmenopausale nella colonna vertebrale è associata a un aumentato rischio di fratture vertebrali.
Alcuni trattamenti probiotici proteggono i roditori dalla perdita ossea indotta dall'ovariectomia.
Si è determinato se il trattamento con una combinazione di tre ceppi batterici fosse in grado di proteggere dalla rapida perdita ossea della colonna vertebrale che si verifica in donne sane in postmenopausa precoce.
Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, multicentrico è stato condotto in 4 centri in Svezia.
Donne in postmenopausa precoce sono state randomizzate a ricevere trattamento probiotico costituito da 3 ceppi di Lactobacillus ( Lactobacillus paracasei DSM 13434, Lactobacillus plantarum DSM 15312 e Lactobacillus plantarum DSM 15313; 1 x 1010 unità formanti colonie per capsula ) oppure placebo una volta al giorno per 12 mesi.
L'esito primario era la variazione percentuale rispetto al basale della densità minerale ossea ( BMD ) della colonna lombare ( LS-BMD ) a 12 mesi.
L'analisi primaria è stata eseguita in tutte le partecipanti con misurazioni della densità BMD disponibili sia al basale che a 12 mesi.
Le analisi degli eventi avversi e della sicurezza includevano tutte le partecipanti che avevano assunto almeno una capsula di placebo o Lactobacillus.
Tra aprile e novembre 2016, 249 partecipanti sono state assegnate in modo casuale a ricevere prodotti probiotici oppure placebo e 234 ( 94% ) hanno completato le analisi richieste per l'esito primario.
Il trattamento con Lactobacillus ha ridotto la perdita di LS-BMD rispetto al placebo ( differenza media 0.71% ).
La perdita della densità LS-BMD è risultata significativa nel gruppo placebo ( -0.72% ), mentre nessuna perdita ossea è stata osservata nel gruppo trattato con Lactobacillus ( -0.01% ).
Gli eventi avversi sono stati simili tra i due gruppi.
Il trattamento probiotico con un insieme di tre ceppi di Lactobacillus protegge dalla perdita ossea della colonna lombare in donne in postmenopausa in buona salute. ( Xagena2019 )
Jansson PA et al, Lancet Rheumatology 2019; 1: PE154-E162
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